SERIGRAFIA
La serigrafia viene spesso citata come uno dei metodi di stampa consigliati e più diffusi. Ma quando è effettivamente meglio utilizzarla e quando no?
Che cos’è la serigrafia?
Prima di tutto dobbiamo avere ben chiaro in cosa consiste questa tecnica di stampa. Secondo la definizione di wikipedia la serigrafia o stampa serigrafica è una tecnica di stampa di tipo permeografico che oggi utilizza come matrice un tessuto di poliestere, teso su un riquadro in legno o metallo, definito “quadro serigrafico” o “telaio serigrafico”. Il tessuto è detto anche “tessuto per serigrafia” o “tessuto serigrafico”.
A partire da questa definizione è stato detto tutto, ma rimango ancora molti dubbi sul “come” effettivamente questa stampa avvenga… Ebbene, in parole estremamente semplici, la stampa serigrafica funziona come processo di trasferimento dell’inchiostro per colata attraverso un cliché inciso (telaio) precedentemente posizionato al di sopra del materiale da serigrafare, che farà passare il colore solamente in corrispondenza delle parti intagliate, bloccando tutto il resto.
Perché scegliere la serigrafia rispetto ad altre
tecniche di stampa?
La stampa serigrafica è una delle più antiche forme di stampa, la si fa risalire direttamente alla dinastia Song in Cina (960-1279 a.C.). Da allora sono stati fatti enormi balzi in avanti per quanto riguarda il procedimento e le risorse necessarie per questa lavorazione. Il vantaggio principale della stampa serigrafica è la bassa incidenza del costo sul singolo pezzo abbinato alla velocità di stampa: una volta creato un modello del prodotto finito, infatti, è economicamente conveniente riutilizzare il modello precedentemente realizzato per quantità elevate di pezzi, poiché l’unico costo aggiuntivo è quello relativo al consumo dell’inchiostro come materia prima. Anche il processo meccanico in sè è veloce, con una conseguente riduzione del costo del lavoro.
Teniamo presente che ogni colore di stampa rappresenta una “passata”, quindi nel caso di elementi grafici monocromatici, in una sola volta avremmo terminato il processo di stampa.
Per questi motivi, la serigrafia è il metodo consigliato per lotti produttivi numerosi e identici fra loro.
Quando non
utilizzare la serigrafia
La tecnica della stampa serigrafica ha davvero molteplici utilizzi, che abbracciano in maniera trasversale numerosi ambiti produttivi: dalla personalizzazione dell’abbigliamento (divise da lavoro, T-shirt, indumenti sportivi, etc.) agli accessori promozionali e gadget (shopper, cappellini, etc.), alla cartellonistica e segnalazione in genere.
Anche la lista di materiali che possono essere serigrafati è molto lunga e non fa distinzioni tra materiali plastici e metallici, infatti possiamo indistintamente fornire particolari in plexiglass serigrafato, così come targhette personalizzate in alluminio piuttosto che acciaio o ottone.
Tuttavia per tutte le caratteristiche che abbiamo visto, sconsigliamo l’utilizzo di questa tecnologia in fase di prototipazione, oppure per realizzare grafiche particolarmente ricche di colori. Infatti, in entrambi i casi i costi di impianto avrebbero un’elevata incidenza nel costo totale della lavorazione, rendendola di fatto antieconomica.
Proprio per questo, in queste situazioni il nostro consiglio è quello di optare per una stampa digitale diretta UV.
Nel caso in cui, invece, avessimo bisogno di riprodurre particolari effetti visivi, come ad esempio l’oro o l’argento, dobbiamo necessariamente utilizzare la serigrafia, in quanto la semplice stampa digitale non è in grado di riprodurre questo tipo di effetti. Per capire se la stampa serigrafica fa al caso tuo ti invitiamo a chiedere un preventivo senza impegno, saremo lieti di poterti essere d’aiuto!